Ve lo confesso: sono uno juventino atipico. Tifo Juve da quando avevo 8 anni, dai tempi di Zoff, Cabrini, Scirea... Ho tifato Juve quando vinceva scudetti a ripetizione e quando per conquistare un posto in Europa doveva giocare lo spareggio col Torino. Quest'anno per la prima volta la Signora ha dovuto calcare i palcoscenici della serie B ed io ho continuato a tifare Juve, perché i dirigenti sbagliano, ma la squadra resta.
Quando però a rappresentare l'Italia in Europa rimane solo il Milan, quel Milan bistrattato da tutti, considerato ormai una squadra di vecchietti senza più stimoli, per una serata divento tifoso milanista. E quando Paolo Maldini ha potuto alzare la coppa con le orecchie, la mia gioia è stata sincera. Onore dunque a Gattuso e soci, onore a Pippo Inzaghi, che non sarà un giocatore bello da vedere, ma è di una concretezza disarmante. 42 gol segnati in Europa non sono uno scherzo. Ieri sera il primo è stato certamente fortunoso, ma il secondo è stato cercato con tutte le forze.
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